Gli e-commerce: un successo senza freni

Sempre più persone ormai (più della metà degli utenti che navigano sul web) scelgono di effettuare acquisti dai negozi online, a discapito, ovviamente, dei negozi fisici. Il regno degli e-commerce trova maggiori fortune in Asia, dove solo la Cina vanta un miliardo di utenti.
Negli ultimi anni però, il mondo dei mercati online è stato in costante crescita anche in Europa dove, nel corso degli ultimi anni, il 69% degli utenti ha effettuato almeno un acquisto.

In Italia, il successo di questi mercati ha tardato ad arrivare, ma è in continua crescita: non a caso nel 2018 il valore del fatturato era del 18% in più rispetto al 2017.
Comunque, le prospettive di crescita per il futuro sono sempre più positive, anche grazie al ruolo che giocano i dispositivi mobili, visto che in Italia ben l’85% degli utenti effettua almeno un acquisto tramite smartphone o tablet.

Nel nostro paese troviamo, tra i settori di maggior rilievo, la categoria tempo libero” che detiene il primato con il 41,3% del fatturato. La crescita esponenziale di questo settore è data dal fatto che include tutto ciò che riguarda appunto il tempo libero e quindi: giochi online, concerti, musei, eventi sportivi.
Subito dopo troviamo il settore turistico con il 28% del fatturato ed il settore salute e bellezza con il 23%.
Più in basso, ma non di minore importanza, è presente il settore moda, i beni relativi all’arredamento e il settore alimentare.

Sono questi quindi, i settori di maggior rilievo, ma non gli unici. Infatti, tra gli e-commerce di maggior successo troviamo esconti, che è un progetto made in Italy che si occupa di ferramenta online.

Nonostante la continua crescita, dar vita al proprio business online e farsi notare sul web è tutt’altro che semplice. La strategia di marketing più utilizzata è il Keyword advertising, ovvero la pubblicità in base a parole chiave, seguita dai social media e dalla SEO (comprendente tutte le attività di ottimizzazione di un dato sito web).

Un’altra strategia importante è sicuramente la sempre più costante e insistente ascesa dei social network che influenza il 90% dei compratori ed incide positivamente sul fatturato del 30% dei negozi online presenti in Italia. Tra i più determinanti troviamo Facebook, seguito da Instagram, YouTube, Linkedin e Twitter. Snapchat invece, non risulterebbe efficace.

Un altro fattore decisamente importante è la recensione, ovvero la testimonianza diretta da parte di un altro cliente che ha già acquistato un determinato prodotto o presso una determinata impresa.
Chi mai acquisterebbe un qualcosa o da qualcuno avente recensioni negative?
Ecco perché (giustamente) solo l’8% degli utenti opta per evitare le recensioni negative e oltre il 90% delle persone che acquistano su Amazon non ordinano un articolo con meno di tre stelle di valutazione.

Gli ultimi fattori che incidono sul mercato online, ma anche essi di importanza primaria, sono le modalità di pagamento, la spedizione e la tutela ambientale.
Le modalità di pagamento risultano estremamente importanti, siccome gran parte degli utenti si trova spesso costretta a svuotare il carrello a causa della mancanza di un’opzione di pagamento locale. Gli italiani prediligono effettuare pagamenti con carta di credito (circa il 26% degli utenti), il 22% con digital wallet, il 21% con bonifico, il 19% paga alla consegna e il 9% con smartphone. Il restante 3% usa metodi di pagamento diversi da quelli sopracitati.

La spedizione invece, è uno delle poche pecche, se non l’unica, dei mercati online rispetto a quelli fisici. Buona parte degli utenti è infatti insoddisfatta dei servizi di logistica e ritiene che le spedizioni possano essere molto più efficaci. È gradita quindi, da parte dei consumatori, un’attenzione particolare sulla spedizione, in base naturalmente alle loro esigenze.

Passiamo infine alla tutela dell’ambiente, un tema di vitale importanza che incide sempre di più sulle nostre vite e che interessa sempre più persone. È importante, dunque, che le imprese dedichino attenzione alla tutela ambientale durante tutte le fasi del processo di produzione.
Molto probabilmente, le aziende in grado di lanciare messaggi di sensibilizzazione verso l’ambiente, avranno un incremento del fatturato maggiore rispetto a chi invece, non lo fa. Com’è giusto che sia.