Muore Giampero Galeazzi, dallo sport alla tv tutti lo salutano e lo ricordano

Giampero Galeazzi è un volto e una voce indimenticabile dello sport italiano, il soprannome con cui viene ricordato è Bisteccone.

La simpatia del viso, la serietà delle cronache sportive e delle sue interviste convivono in questi giorni tristi. Il giornalista sportivo sarà ricordato prima di Italia Svizzera, è molto a causa di una malattia che lo affliggeva da molto tempo. Tra i giornali le foto delle sue “interviste da trincea”, con le sue domande e le riprese dirette si potevano vivere i momenti di emozione o smarrimento di una vittoria, di una sconfitta, di un pareggio. Ex canottista, tifoso laziale, reporter non solo di calcio ma di diverse discipline. La sua presenza e il suo commento tecnico erano importanti e voce di riferimento per tanti appassionati sportivi.

Collegandoci al tema delle scommesse sportive (https://betn1link.info/) considerato da molti scommettiori anche un modo di vivere e seguire lo sport, sottolineiamo l’importanza del giornalismo sportivo, della cronaca diretta non solo per reperire informazioni utili ma vivere le emozioni che una determinata partita o evento sportivo trasmette.

Giampiero Galeazzi: conduttore, giornalista, radiofonico sportivo

Gian Piero Daniele Galeazzi è nato a roma il 18 magio 1946, muore all’età di 75 anni a roma il 12 novembre 2021. Lo si ricorda con lo sfondo del tg sportivo della Rai ma anche giovane e intrepido come canottiere singolo e in coppia, la carriera sportiva è terminata nel 1976, ci sono state delle onorificenze come vedremo dopo. Laureato in economia con tesi in statistica è stato telecronista, conduttore e giornalista.

Il soprannome Bisteccone gli è stato dato da Gilberto Evangelisti, altro giornalista sportivo, radiofonico e televisivo della Rai. Un nome importante per il Novantesimo minuto, Tutto il calcio minuto per minuto.

Il padre di Giampero Galeazzi era di origini piemontesi, Bisteccone ha lavorato anche nell’ufficio marketing e pubblicitàù della Fiat a Torino. Contemporaneamente proseguiva la sua carriera sportiva nel canottaggio, nel 1967 ha vinto come singolo nel campionato italiano la medaglia di bronzo dal valore atletico. Vince anche nel doppio con Giuliano Spiungardi nel 1968, partecipò alle selezioni per le Olimpiadi nel 1968. Anche il padre fu sportivo professionista.

La carriera in Rai quando ancora era canottiere professionista

La carriera in Rai inizia quando ancora era canottiere professionista, viene assunto dalla televisione e affianca Evangelisti in radio. Da lì un susseguirsi di esperienze e presenze tra telegiornali, radio, programmi sportivi e di attualità importanti in Rai. La sua serietà professionale, la sua simpatia, la sua capacità di stare sempre al gioco tra scherzi, battute e sketch lo hanno reso ospite anche dei varietà. Dallo sport a Sanremo oppure in programmi o interviste fatti da volti noti come Maurizio Costanzo. Galeazzi è stata un giornalista sportivo anche imitato, tra il burbero e il volto simpatico era un personaggio ben voluto e oggi ricordato nello sport e fuori lo sport nella televisione italiana. Lascia due figli che sono oggi giornalisti, era un tifoso laziale. Diversi giocatori, allenatori, dirigenti e tecnici gli hanno dedicato frasi, ricordi e cordoglio alla famiglia.